Dalla transizione energetica alla partecipazione pubblica. L’evento europeo che ha messo al centro tutte le buone pratiche finalizzate alla decarbonizzazione, all’efficienza energetica, alla mobilità sostenibile, all’uso delle fonti rinnovabili e alla partecipazione dei territori.

Si è svolta online lo scorso 16 aprile la prima conferenza europea organizzata da Legambiente nell’ambito del progetto Horizon2020 Multiply finanziato dalla Commissione Europea e dedicata alle migliori buone pratiche in tema di decarbonizzazione, di sviluppo delle fonti rinnovabili, di politiche di efficienza, di mobilità sostenibile e partecipazione. Ovvero i temi al centro del Green Deal Europeo e della transizione ecologica che dovranno traghettare il vecchio continente verso gli obiettivi climatici al 2050.

Ed è proprio su questi assi principali che si sta muovendo, da più di due anni, il progetto europeo che vede coinvolti 6 Paesi europei - Austria, Germania, Italia, Olanda, Svezia, Ungheria – con altrettanti partner - Deutsche Umwelthilfe, Association of Municipalities Polish Network “Energie Cités”, Energiaklub, Climate Alliance Austria, IVL Swedish Environmental Research Institute ltd., Legambiente accompagnati dai 2 partner tecnici Posad B.V. e Generation.Energy con l’obiettivo di spingere la pianificazione urbana integrata al centro non solo della lotta all’emergenza climatica che sempre più attanaglia realtà urbane e rurali.

La Big European Exchenge, infatti, si è svolta a conclusione del percorso di formazione peer to peer proprio su questi temi e che ha visto il coinvolgimento di ben 42 Amministrazioni europee, 7 per ogni Paese coinvolto, con l’obiettivo di aiutare piccole e grandi città a diventare più vivibili e resilienti. Un percorso che ha visto il coinvolgimento non solo dei dirigenti politici che dovranno assumere le proposte di cambiamento, ma anche dirigenti tecnici e parte dello staff di comunicazione fondamentali per l’attuazione dei processi e della comprensione dei progetti. Gli obiettivi climatici infatti avranno un ruolo determinante nella trasformazione delle nostre città, grandi o piccole che siano.  Per questo importante che ogni stakeholder all’interno e all’esterno delle Amministrazioni abbia non solo tutti gli strumenti per attuare il cambiamento, ma anche per coinvolgere cittadini e territorio in un processo in cui sarà fondamentale che ognuno faccia la sua parte.

Le sessioni della B.E.E.

Nella sessione energia coordinata da Rupert Wronski, coordinatore di progetto, e che ha visto il protagonismo di 6 Comuni dal nord a sud dell’Europa - Perchtoldsdorf (Austria), Ajka (Ungheria), Örebro (Svezia), Montechiarugolo (Italia), Bydgoszcz (Polonia) e Recklinghausen (Germania) – sono state messe in evidenza le strategie energetiche locali in tema di diffusione delle fonti rinnovabili e di autosufficienza energetica grazie alle tecnologie pulite. 

La prima parte dell’evento si è conclusa con la sessione dedicata all’efficienza energetica e che ha visto protagonisti i Comuni di Siemianowice (Polonia), Ferla  (Italia), Orebro (Svezia), Budaörs (Ungheria), Emmendingen  (Germania), Ober-Grafedorf  (Austria) coordinata magistralmente da Friedrich Hofer di Climate Alliance Austria e che ha dato l’opportunità agli oltre 90 partecipanti alla conferenza di ascoltare le strategie di riduzione dei consumi energetici e di riqualificazione di immobili messi in atto dalle diverse Amministrazioni.

La sessione mobilità, invece, coordinata da Simone Nuglio, Legambiente, ha consentito ai partecipanti di conoscere 5 strategie diverse per lo sviluppo di una mobilità sostenibile, il settore tra i più difficili da decarbonizzare, soprattutto nel caso dei trasporti pesanti. Ma che nel caso delle città del XIII° distretto di Budapest (Ungheria), Umea (Svezia), Weiz  (Austria), Ostroleka (Polonia) e San Martino di Castrozza (Italia) già offrono importanti soluzioni e strategie, con importanti vantaggi per i cittadini.

Cittadini che ricoprono un ruolo sempre più importante nelle scelte strategiche di pianificazione, soprattutto nei Comuni di Hamburg (Germania), Sopronkövesd (Ungheria), Minsk Mazowiecki  (Polonia), Rankweil (Austria), Campi Bisenzio (Italia), e Botkyrka (Svezia) che nell’ultima sessione sulla partecipazione pubblica, coordinata da Kata Gyori (Energiaklub Climate Policy Institut), hanno raccontato come cittadini e stakeholder territoriali prendono parte alle scelte dell’Amministrazione, in grado così di meglio individuare desideri ma soprattutto necessità del territorio ai fini di una migliore qualità di vita ma anche di una maggiore consapevolezza non solo del duro processo di trasformazione che dovranno affrontare tutti i territori, ma anche nello sviluppo di progetti.

La piattaforma virtuale della Big European Exchange

Una giornata di lavori dedicata allo scambio di informazioni, buone pratiche e soluzioni con lo scopo di fornire ai partecipanti, e agli stessi protagonisti, spunti per implementare e arricchire le proprie strategie. Per questo, ad affiancare la conferenza, la piattaforma virtuale Copernico realizzata da AT Media S.r.l., PMI innovativa di Alessandria, specializzata nello sviluppo di soluzioni di realtà virtuale e video VR 360, e che per l’occasione ha messo le proprie competenze nella creazione di uno spazio virtuale, visitabile per una decina di giorni, dove tutti i curiosi hanno potuto visitare spazi virtuali informativi dedicati a tutti i Comuni che stanno prendendo parte al progetto Multiply. Sette stand virtuali, uno per ciascuno Paese più uno dedicato al progetto, in cui i fruitori hanno potuto leggere, approfondire e scaricare i materiali informativi sui diversi progetti europei. A questi si è affiancata la Sala Plenaria, dove è stato possibile approfondire gli obiettivi delle diverse Amministrazioni  grazie al lavoro fatto con i partner tecnici PosadMaxwan e Generation.Energy che nel corso della formazione peer to peer hanno aiutato i Comuni a comprendere come i propri territori potrebbero trasformarsi grazie ai progetti che Sindaci, Assessori e tecnici porteranno avanti nei prossimi anni. E da una Sala Caffe, invece, dedicata alle curiosità legate alle tradizioni e alle bellezze italiane, il Paese “organizzatore” dell’evento.

Le esperienze virtuose

In Austria 7 comuni stanno partecipando al progetto. 4 di loro hanno avuto l'opportunità di presentare una buona pratica alla Big European Exchange. Il Comune di Perchtoldsdrof ha aperto la prima sessione della giornata dedicata all'energia. Il vice sindaco Christian Apl ha presentato la strategia di decarbonizzazione del Comune Perchtoldsdorf 4 Future. In un secondo momento, il sindaco del Comune di Ober-Grafendorf ha spiegato, durante la sessione sull'efficienza energetica, come stia risparmiando costi ed energia per il trattamento delle acque reflue con una gestione intelligente dell'acqua piovana chiamata draingarden©. Il sistema consiste in una vegetazione che può assorbire, trattenere, filtrare e immagazzinare grandi quantità di acqua in breve tempo. L'acqua di scarico stradale è naturalmente liberata dalle sostanze inquinanti attraverso il sistema di radici. Il draingarden© ha influenzato positivamente il microclima attraverso l'impermeabilizzazione, l'immagazzinamento dell'acqua piovana e l'evaporazione. Il terzo Comune austriaco che ha presentato le sue buone pratiche è stata la città di Weiz. Barbara Kulmer ha introdotto la strategia di mobilità della città con esempi di azioni già implementate come la macchina per il conteggio dei pedoni che serve ad aumentare la consapevolezza o la conversione di un treno merci in un treno passeggeri. Infine, il Comune di Rankweil ha presentato durante l'ultima sessione la strategia di comunicazione della città per aumentare l'interesse pubblico per lo sviluppo del centro urbano. La rappresentante della comunicazione ha spiegato come il Comune lavora a stretto contatto con le parti interessate e i cittadini per raggiungere gli obiettivi. Ha sottolineato che i cittadini hanno bisogno di vedere immediatamente i risultati della loro partecipazione e quanto sia importante creare e mantenere un network delle informazioni (amministrazione interna/politica, persone che sono direttamente interessate, tutto il pubblico). Anche gli altri comuni austriaci Gerersdorf, Knittelfeld, Spillern erano presenti alla Big European Exchange Conference con i loro poster nella piattaforma virtuale.

Per la Germania hanno preso parte al processo di peer-to-peer del progetto Multiply: Boeblingen (Rauher Kapf), Emmendingen(Bürkle-Bleiche), Halle (Lutherviertel), Amburgo  (Lokstedt), Kiel (Holtenau Ost), Moenchengladbach (Rheydt) e Recklinghausen  (Hillerheide). In particolare il Comune di Boeblingen sta sviluppando Rauher Kapf in un quartiere sostenibile, orientato al futuro realizzando edifici a basse emissioni, capace di produrre energia rinnovabile e di attuare soluzioni innovative di mobilità. Emmendingen ha, invece, condotto una campagna di ristrutturazione energetica di grande successo, rivolta alle abitazioni private nel distretto di Bürkle-Bleiche. Il tasso di rinnovamento potrebbe essere aumentato significativamente, per questo il Comune è in procinto di estendere questo approccio all'intero territorio, includendo anche approcci sulla mobilità sostenibile. La città di Halle sta riducendo attivamente le emissioni nel quartiere Lutherviertel spostando la fornitura locale di calore verso fonti più ecologiche. Amburgo sta provando diversi approcci per decarbonizzare il distretto di Lokstedt, offrendo varie possibilità di partecipazione pubblica. Nella città di Kiel si sta sviluppando un intero nuovo distretto a Holtenau Ost. Il sito offre molte opportunità per un quartiere decarbonizzato, futuro e a prova di clima. Fonti di generazione rinnovabili, standard di efficienza per gli edifici e una mobilità rispettosa del clima sono temi importanti qui. A Moenchengladbach, il quartiere Rheydt sarà riqualificato. Oltre al municipio, che sarà ricostruito nel rispetto del clima, una delle principali preoccupazioni è il coinvolgimento dei proprietari di case private per una ristrutturazione energetica. A Recklinghausen una parte del quartiere Hillerheide è in fase di sviluppo. L'ex ippodromo sarà trasformato in un lago che servirà a vari scopi: ricreazione, generazione di energia, adattamento. Il collegamento tra la parte vecchia e quella nuova del quartiere attraverso la partecipazione pubblica e i benefici comunicati ai vecchi abitanti gioca anche qui un ruolo importante.

In Italia sono 7 i comuni coinvolti da Multiply e seguiti nel percorso peer to peer anche dal partner tecnico AzzeroCO2: Aprilia (Latina), Campi Bisenzio (Firenze), Ferla  (Siracusa), Fluminimaggiore  (Sud Sardegna), Montechiarugolo  (Parma), Primiero San Martino di Castrozza (Trento) e Rocca Canterano (Roma). Il Comune di Primiero San Martino di Castrozza, un piccolo Comune della provincia di Trento, sta per realizzare una Comunità energetica gestendo, con la collaborazione di ACSM Spa, ben 14 impianti idroelettrici e 2 impianti di teleriscaldamento a biomassa legnosa. Lo step successivo sarà quello di condividere con i comuni limitrofi l’energia prodotta e non consumata. Altre buone pratiche italiane arrivano dal piccolo Comune siciliano di Ferla in provincia di Siracusa. Qui sette impianti fotovoltaici alimentano alcuni edifici comunali e scolastici, si punta ad abbattere l’uso dell’automobile grazie alla prossimità dei servizi e soprattutto alla fornitura di biciclette a pedalata assistita. Il Comune sta per varare un piano di incentivi e tariffe agevolate su impianti fotovoltaici e solari. Ferla è anche campione di democrazia partecipata: tutti i processi attivati dal Comune sono prima discussi con i cittadini attraverso i social o incontri in piazza. Sempre nel terreno della partecipazione collettiva si innesta l’esperienza del Comune di Campi Bisenzio dove dal 2015 si sta sperimentando la formula del Bilancio partecipato, dove il cittadino ha poteri decisionali in ambito di finanziamento di progetti. Sullo stesso solco è nato il Distretto dell’Economia Civile dove le politiche pubbliche si incrociano con i principi dell’economia civile. Attivo nel campo dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile anche Aprilia: qui sono presenti ben 8.500 punti luce a LED per l’illuminazione pubblica e il palazzo comunale grazie ad una riqualificazione è passato dalla classe energetica G alla A. In Sardegna il Comune di Fluminimaggiore per ovviare al declino della popolazione ha avviato, attraverso il progetto Happy Village, la ristrutturazione green e l’efficientamento energetico delle case vuote o abbandonate per attrarre turisti stagionali e nuovi residenti garantendo di una serie di servizi. Mobilità green e risparmio energetico sono i due paradigmi del Comune parmense di Montechiarugolo: negli ultimi anni molti degli edifici pubblici (scuole comprese) sono stati riqualificati completando la certificazione energetica e la rete di illuminazione pubblica costruita in ottica «Smart», mentre la mobilità alternativa è stata promossa grazie alla realizzazione di piste ciclabili lungo le principali arterie della città. Infine a Rocca Canterano il Comune sta recuperando un’area in disuso costruendo una piscina ecosostenibile con impianto fotovoltaico, collettori solari termici e illuminazione a LED.

Come città che combinano soluzioni di trasporto sostenibile, energia e pianificazione urbana, il progetto MULTIPLY in Polonia ha selezionato tre città Multiply: Bydgoszcz, Piastów  e Sztum  e Grodzisk Mazowiecki, Minsk Mazowiecki, Ostrołęka e Siemianowice Śląskie come città On The Road.  Grodzisk Mazowiecki è una città che vuole essere sia moderna ed economicamente in via di sviluppo, sia rispettosa dell'ambiente e dei residenti. La città sta pianificando un progetto pilota per gli autobus elettrici e lo sviluppo della mobilità urbana, cioè l'introduzione di sistemi di trasporto intelligenti. Mińsk Mazowiecki è un distretto amministrativo e un centro di servizi in dinamico sviluppo nell'area metropolitana di Varsavia. Considerando l'importanza della qualità dell'ambiente naturale, la vivibilità degli spazi pubblici e l'accessibilità, la città ha intrapreso una serie di azioni per migliorare la qualità della vita dei suoi residenti. Consapevole dei problemi esistenti nella sua area, la città sta progettando di modernizzare completamente il sistema di illuminazione della città con soluzioni che ne aumentino l'efficienza e di ridurre il traffico automobilistico introducendo un sistema di biciclette urbane in collaborazione con i comuni vicini. Ostrołęka sta lottando con i problemi dell'aria inquinata, della suburbanizzazione, della mancanza di spazio nel centro della città, del trasporto pubblico inefficiente e del traffico automobilistico pesante. Il numero di misure attuate per rispondere ai singoli problemi della città non ha risolto completamente i problemi della città, ed è per questo che la città sta intraprendendo ulteriori azioni, ma nello spirito di un approccio integrato la città sta sostenendo il più possibile la città con un Piano di sviluppo territoriale locale; sostituendo l'illuminazione della città con un'illuminazione ad alta efficienza energetica; eliminando le fonti di calore convenzionali. Siemianowice Śląskie è una città che ha conseguentemente implementato la politica di una città SMART negli ultimi 5 anni. Città che sviluppa un uso efficiente dell'energia negli edifici pubblici e residenziali introducendo il monitoraggio del consumo di energia negli edifici; implementando le soluzioni indicate nella strategia di sviluppo dell'elettromobilità e promuovendo l'uso razionale delle risorse e sviluppare un'economia a ciclo chiuso, limitando l'impatto negativo sull'ambiente. Bydgoszcz è una città che implementa soluzioni di pianificazione urbana integrata e mira a raggiungere l'autosufficienza energetica. La città ha un Laboratorio Comunale di Pianificazione Urbana e un Dipartimento di Sviluppo Integrato, assicurando una pianificazione integrata dello sviluppo della città. Piastów implementa con successo progetti che fanno parte della pianificazione urbana integrata nelle aree della mobilità, della gestione dell'energia e della pianificazione spaziale. Sztum punta alla neutralità climatica ed è efficace nel campo della pianificazione urbana integrata, ad esempio attraverso la strategia di elettromobilità, lo sviluppo di un cluster energetico e l'uso delle informazioni del programma di rivitalizzazione locale. La città utilizza attivamente il trasporto urbano basato su elettricità e CNG e incoraggia l'uso della bicicletta investendo nelle infrastrutture necessarie e creando condizioni sicure per l'uso della bicicletta all'interno della città.

In Svezia, i sei Comuni che partecipano al progetto MULTIPLY sono: Botkyrka  (Special Winner Award), Umeå  (Multiply), Örebro (Multiply), Kalmar (On the Road), Västerås  (On the Road) e Lomma  (On the Road). Durante la Big European Exchange Örebro ha condiviso il suo esempio in tema di efficienza energetica e fonti rinnovabili. In questa città, infatti, si sta puntando a creare un quartiere cittadino dove gli edifici possano condividere l'energia e le auto elettriche essere usate come batterie. Lo scopo del progetto è quello di limitare l'uso di fonti di energia fossile durante le ore di punta. Il Comune di Umeå ha condiviso esempi di molte delle loro misure di mobilità. Umeå ha lavorato a lungo strategicamente per raggiungere il loro obiettivo del 65% di viaggi sostenibili nel 2030. Nel lavorare verso questo obiettivo ha implementato una serie di misure, come ad esempio: biciclette elettriche da carico, un nuovo concetto di fermata dell'autobus e molte altre. Il comune di Botkyrka ha raccontato il suo metodo di lavoro sulla partecipazione pubblica. Il modello consiste nei cosiddetti "gruppi di rete in ogni distretto", "squadre temporanee" così come l'analisi annuale e la pianificazione annuale in collaborazione con la comunità e le organizzazioni locali. Include anche progetti di sviluppo distrettuale che funzionano come una guida su come sviluppare un distretto nel lungo periodo. Nel Comune di Botkyrka credono che i cittadini siano gli esperti e che lavorare a stretto contatto con loro fornisca una base migliore per lavorare verso la sostenibilità e permetta un più alto livello di integrazione nel processo di pianificazione.

In Ungheria i sette Comuni coinvolti sono: Ajka  (Transdanubia), Budaörs  (Pest), il II° distretto di Budapest, Répceszemere,  Sopronkövesd, Szarvas e l' XIII° Distretto di Budapest. Il Comune di Ajka si può considerare una buona pratica sia per quanto riguarda la gestione di progetti di sviluppo in modo integrato e in cooperazione con le città vicine sia su come attuare un programma di riqualificazione degli edifici in modo che questa diventi un sostegno finanziario diretto ai cittadini. Budaörs è tra le prime città ungheresi che ha sviluppato un Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile del patto dei Sindaci nel 2012. La città si dimostra un buon esempio da seguire in quanto cerca sempre di massimizzare le misure di efficienza energetica sul proprio patrimonio edilizio implementando un programma di ristrutturazione degli edifici per gli abitanti. Il II° distretto di Budapest, invece, sta mostrando impegno verso l'attuazione di diversi progetti di sviluppo nelle sue aree verdi e l'avvio di un programma di educazione ambientale per i bambini in collaborazione con la società civile. Il comune di Répceszemere sta fornendo, invece, il 100% del fabbisogno energetico per i propri edifici comunali attraverso le fonti rinnovabili, per renderli indipendenti dai fornitori di energia. In futuro sono in progetto sistemi energetici comunitari, sistemi di riscaldamento a infrarossi con pannelli solari o centrali idroelettriche su piccola scala, ecc. La municipalità di Sopronkövesd dà il buon esempio ai locali con l'installazione di sistemi fotovoltaici sui loro edifici di proprietà e con alcune delle poche turbine eoliche nazionali che si possono trovare all'interno del villaggio. La città di Szarvas sta portando avanti un progetto "Green city" che serve come tassello d'inizio per incrementare la piantumazione di alberi e il rinnovamento delle aree verdi. Inoltre, è un precursore nell'utilizzo delle energie rinnovabili, grazie alla notevole capacità fotovoltaica installata sugli edifici di proprietà comunale, il cui sistema di riscaldamento distrettuale è basato principalmente sull'energia geotermica. Infine, l’XIII° distretto di Budapest racconta come coinvolgere i cittadini per sviluppare e mantenere insieme le aree verdi locali, avviando un programma di "adozione delle aree verdi" tra la gente del posto e attuando programmi di partecipazione pubblica per pianificare insieme il futuro delle aree verdi locali. Inoltre è stato il primo distretto, a livello nazionale, che ha costruito una passive house come abitazione comunale per 100 appartamenti finanziata al 100% con risorse proprie.

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